AI Act: quali conseguenze e rischi per le PMI?

Pubblicate le versioni italiane del Position Paper e Factsheet sull´AI Act. I due documenti – elaborati nella loro versione originale in inglese dalla European DIGITAL SME Alliance – racchiudono un’analisi dell’AI Act, identificandone le problematiche e proponendo soluzioni alternative.

La Commissione Europea (CE) ha pubblicato una proposta di legge europea sull’Intelligenza Artificiale (IA) – denominata “AI Act” – ora in fase di discussione in Parlamento Europeo e nel Consiglio dell’Unione Europea. Con il presente documento di sintesi, la Italian Digital SME Alliance coglie l’opportunità di commentare tale proposta legislativa.

Con il presente documento di sintesi, la Italian Digital SME Alliance coglie l’opportunità di commentare tale proposta legislativa.

La Coalizione è a favore di un approccio europeo alla regolamentazione dell’IA, se questo può contribuire a fornire maggiori opportunità di crescita alle micro, piccole e medie imprese (PMI). La visione dell’UE per una IA etica e il rafforzamento della scelta e del controllo da parte degli utenti possono distinguere l’Europa nella competizione globale.

Tuttavia, oltre a diventare pioniera in materia di IA etica e della sua regolamentazione, l’Europa deve promuovere l’innovazione, lo sviluppo e l’adozione dell’IA da parte delle aziende europee in particolare da parte delle PMI. Sebbene l’Europa abbia dei vantaggi nello sviluppo dell’IA, come una solida base industriale, una valida ricerca e disponibilità di talenti, vi è un bisogno di bilanciare la formulazione di un’ adeguata legge sull’IA con la necessità di sostenere l’innovazione.

In questo contesto, la Italian DIGITAL SME Alliance ritiene che la proposta dell’AI Act richieda ulteriori modifiche per garantire il giusto equilibrio tra innovazione e regolamentazione. Sebbene un approccio etico all’IA sia importante tanto per i cittadini quanto per le imprese nell’UE, siamo preoccupati che diversi aspetti della proposta, nella sua forma attuale, possano ostacolare l’innovazione e sovraccaricare di adempimenti le PMI.

L’Europa deve continuare a promuovere un approccio flessibile nello sviluppo dell’IA, limitando l’impatto che la legge potrebbe avere su processi di innovazione aperti ed iterativi. Inoltre, se gli standard diventano il riferimento per lo sviluppo dei sistemi di IA, le PMI devono essere adeguatamente rappresentate negli organismi di standardizzazione.

Infine, i costi di conformità devono essere ridotti al minimo e/o le PMI devono essere sostenute finanziariamente per affrontare le valutazioni previste dalla legge.

L’aspetto dei costi di conformità è cruciale: lo studio di consulenza Intellera ha recentemente pubblicato una ricerca che stima a €300,000 il costo di lancio di mercato di un sistema IA per una PMI. È ovvio che questi costi complessivi impedirebbero alle PMI innovative di accedere al mercato dell’IA. Dunque, i legislatori europei dovrebbero assicurare che il costo economico dei criteri di conformità non ricada sulle PMI. Sarebbe appropriato escludere le PMI dagli obblighi più gravosi, come ad esempio i controlli di qualità (quality management system), tra gli obblighi essenziali della valutazione di conformità previsti nella proposta di legge europea. Se le PMI fossero esentate da tali obblighi, si garantirebbe che il mercato dell’IA in Europa resti aperto, inclusivo e competitivo, senza al contempo mettere a repentaglio la sicurezza e protezione degli utenti delle tecnologie con componenti di IA.

Inoltre, nella attuale fase di discussione della proposta di legge sull’IA in Parlamento Europeo, i relatori del dossier hanno recentemente proposto di espandere il ruolo del Board Europeo dell´IA, istituito dalla stessa proposta di legge con un ruolo di supervisione sull´ attuazione della regolamentazione, trasformandolo in un Ufficio Europeo sull´IA, una sorta di agenzia preposta a governare l´IA in Europa. In tal modo, si potrebbe avere una struttura di governance centralizzata, con un ruolo cruciale nel supportare le PMI in relazione alla gestione e limitazione dei costi di conformità. Per quanto tale proposta dei relatori debba passare all´esame del Consiglio dell´UE, nell´ambito della procedura di co-legislazione europea, DIGITAL SME supporta tale proposta dei relatori.

L’Intelligenza Artificiale è una tecnologia abilitante fondamentale, e farla funzionare per le PMI sarà cruciale per la competitività dell’Europa. Pertanto, siamo pronti a sostenere lo sviluppo di una legge equilibrata che stabilisca regole chiare e faciliti l’innovazione.

La Italian Digital SME Alliance è una coalizione di associazioni, PMI e professionisti attivi nel settore digitale costituita nel 2018 con lo scopo di creare un ponte tra le aziende digitali Italiane e l’Europa, interagendo con le Istituzioni europee ed agevolando la partecipazione alle attività internazionali. La divulgazione della cultura digitale nei confronti della micro, piccola e media impresa, in particolare nell’ambito del Piano Impresa 4.0, rappresenta un importante obiettivo che si prefigge la Coalizione.

 

Scarica il position paper sull’AI Act

Scarica l’AI Factsheet

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